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Professionalità e cultura psicologica: gli ingredienti segreti per lavorare bene

Persona e professionista, saper essere e saper fare. Queste sono le dualità che si incontrano e si fondono nel mondo lavorativo.

Il “valore umano” del professionista

Per generazioni si è tramandata una cultura della professionalità miope, che ha premiato la preparazione tecnica a discapito di quello che possiamo definire “valore umano”. Negli ultimi anni si assiste, invece, da parte delle aziende, ad un’attenzione e valorizzazione crescente delle abilità emotive e comunicative, innalzate ad ingrediente segreto che fa la differenza!

Empatia, capacità di lavorare in gruppo, motivazione, resilienza, autostima e autoefficacia, problem solving, gestione dello stress ne sono degli esempi. Si tratta delle competenze umane fondamentali per vivere con serenità con sé stessi e con gli altri.

Le soft skills: cosa sono?

In termine tecnico si parla di “soft skills”. Sono competenze trasversali caratteristiche dell’essere umano, applicabili tanto nei contesti lavorativi quanto in quelli sociali. Si distinguono dalle abilità dette “hard skills” che riguardano, invece, la conoscenza formale e tecnica acquisita dall’individuo nel corso del suo percorso scolastico e formativo.

Per comprendere meglio quanto le abilità umane possano caratterizzare in senso positivo il “fare” lavorativo e costituire il fattore determinante per la riuscita del compito, mi servo di alcuni esempi.

Lavorare con competenza psicologica: alcuni esempi

Pensiamo al lavoro del Medico. A lui è richiesta una competenza tecnica affinata legata alla diagnosi e alla cura di un disturbo. Se questo bastasse per essere un ottimo medico, probabilmente affideremmo questo compito alle macchine, che potrebbero superare le qualità umane in precisione e capacità di registrazione e analisi dei dati. Eppure a tutti noi è capitato di apprezzare ed elogiare il contributo di quel curante capace di entrare in relazione con il paziente, di accoglierlo al di là delle categorie salute/malattia, di ascoltarlo e di comunicare con lui con empatia e delicatezza anche nei momenti più critici.

Oppure quanti rinuncerebbero al rito del caffè quotidiano al bar preferito o alla seduta dell’estetista di fiducia con lo stesso servizio, fornito anche con maggior precisione, ma da una macchina per il fai-da-te? Probabilmente nessuno e la motivazione è legata all’aspetto di relazione che cerchiamo e che troviamo oltre al prodotto: il sorriso, la sensazione di essere ascoltati, la compagnia degli altri clienti abituali e così via.

Le abilità psicologiche come fattori protettivi dallo stress

La relazione, le emozioni, la comunicazione sono un elemento imprescindibile, che caratterizza ogni nostra esperienza. Anche se a volte non ne siamo consapevoli, esse costituiscono una dimensione di cui è impregnato anche il mondo del lavoro: siamo persone che lavorano a contatto con altre persone, siano esse i nostri responsabili, i nostri colleghi o i clienti. La produttività e la soddisfazione lavorativa dipendono in gran parte da quanto l’ambiente relazionale in cui operiamo sia per noi gratificante.

L’uomo è un essere speciale e insostituibile, una macchina complessa fatta di carne, sangue, pensieri ed emozioni ed è importante che impari a conoscere questi aspetti di sè per sfruttarli al meglio.

Valorizzare il significato delle emozioni, raffinare le abilità comunicative, saper affrontare i conflitti, imparare a lavorare in una squadra sono i passaggi fondamentali per potenziare le abilità psico-comportamentali necessarie per vivere bene nella relazione con l’altro. Il momento storico che stiamo affrontando ha messo in crisi molte nostre sicurezze, ci fa sentire più vulnerabili e minaccia le relazioni, impregnate di paura e conflitti. Per questo motivo oggi più che mai dobbiamo prenderci cura della dimensione psicologica delle persone, una responsabilità che riguarda tutti, anche il mondo delle aziende e delle organizzazioni. Il luogo in cui lavoriamo deve essere anche luogo di benessere e perché questo accada è necessario sviluppare e mettere a disposizione strumenti di ascolto e comprensione delle dinamiche individuali e interpersonali.

Essere consapevoli di quanto il benessere psicologico percepito incida sulla nostra qualità di vita e di quanto ci protegga dai fattori di stress e dalla demotivazione, ci permette di prendercene cura.

Le proposte di Studio21

In quest’ottica Studio21 nelle prossime settimane dedicherà una serie di video e di articoli per aiutarvi ad approfondire alcuni di questi concetti. Inoltre, dal mese di ottobre prenderà avvio un ciclo di eventi dedicati al tema del benessere lavorativo, utili ad esperire il gruppo come strumento di confronto tra professionisti.